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Latte di mandorle

Oggi, ho deciso di iniziare a scrivere una serie di brevi articoli per proporvi le mie ricette ‘collaudate’. Spero possiate trarre utili spunti e magari appassionarvi di cucina semplice, sana e golosa così come lo sono io ;)

Il latte vegetale fatto in casa è veloce e semplicissimo da preparare, di gran lunga più buono e sano di quello acquistato nel tetrapak. Inoltre non inquina!!!

Proprietà nutrizionali

Il latte di mandorle così come tutti gli altri latti vegetali non contiene colesterolo ed è naturalmente privo di lattosio, per cui può essere assunto anche da chi presenta intolleranze verso questa sostanza.

Per quanto riguarda il profilo nutrizionale, il latte di mandorle, si distingue dagli altri latti vegetali per il maggiore apporto di grassi buoni donando a questi semi spiccate doti antinfiammatorie. Le mandorle che costituiscono l’ingrediente principale di questo goloso latte sono ricche di acidi grassi insaturi, in particolare oleico e linoleico.

L’elevata concentrazione di vitamina E rende le mandorle un alimento dalle ottime qualità antiossidanti, utile per contrastare il processo d’ invecchiamento.

I sali minerali presenti sono calcio, potassio e fosforo e in misura minore anche ferro, sodio e zinco.

Il tegumento, la pellicina, che utilizziamo nella ricetta arricchisce questo latte in fibre. E’ preferibile utilizzare le mandorle con la pellicina per essere più sicuri che le mandorle non siano state trattate chimicamente e abbiano mantenuto gran parte dei valori nutrizionali.

Passiamo alla ricetta!

Dosi per ¾ porzioni

100 g mandorle con pellicina

600 ml acqua

1 cucchiaio sciroppo d’acero o agave o miele ecc. (facoltativo)

Mettiamo in ammollo le mandorle sino a coprirle. L’acqua che utilizziamo per questo passaggio non è pesata, poi andremo a mettere l’acqua pesata successivamente. Lasciamo riposare almeno 12 ore, possono stare in frigo fino a 24 ore. Se fate l’ammollo la notte, avrete il latte fresco la mattina per la colazione.

Qualora le mandorle fossero polverose noterete che, passate le ore d’ammollo l’acqua si è fatta torbida. A questo punto scoliamo l’acqua ‘sporca’e mettiamo l’acqua pesata.

Ora siamo pronti per estrarre il latte.

Opzione estrattore

Versiamo con un mestolo le mandorle e l’acqua nella bocchetta dell’estrattore avendo cura di mettere insieme acqua e mandorle per evitare di intasare l’elettrodomestico. Cosa che ci farebbe perdere tempo.

Avanziamo un po d’acqua così da aggiungerla allo scarto e fare un secondo passaggio. Se non abbiamo avanzato acqua possiamo aggiungerne 50/70 ml , nessun problema. Anzi con questo secondo giro possiamo regolare il latte a seconda del nostro gusto.

Aggiungiamo il dolcificante scelto e misceliamo bene. (opzionale)

Opzione frullatore

Versiamo le mandorle in un potente frullatore e copriamo con una parte dell’acqua pesata. Frulliamo sino ad ottenere un composto liscio.

Ora procediamo con la filtrazione.

Sistemiamo uno scolapasta su una ciotola capiente. Sopra utilizziamo un canovaccio pulito che non abbia residui di detersivo.

Versiamo il composto frullato e la restante acqua all’interno del canovaccio e vedremo che uscirà il latte. Possiamo facilitare il processo di estrazione unendo i lembi della stoffa e strizzando con le mani il fagottino sino a quando non uscirà più liquido.

Dolcifichiamo a discrezione.

La parte secca che rimane si chiama okara e possiamo conservarla in frigo per 2/3 giorni oppure congelarla. Potrà essere utilizzata per preparare torte, biscotti, oppure arricchire frullati e insalate.

Non è buonissimo?

Alla prossima ricetta!

Nutriamoci amorevolmente.

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