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Salamba Sarvangasana - posizione della candela

Salamba significa sostegno, Sarvanga indica il corpo intero. In questa asana tutto il corpo trae beneficio e vantaggi , da questo ne deriva il nome. Questa posizione può risultare non facile per il neofita per questo vi sono delle posizioni propedeutiche. Inizialmente è indicato stendersi sopra una coperta ripiegata per almeno 4 volte, per creare uno spessore importante a contatto con la colonna vertebrale e il collo. Le braccia sono stese lungo il corpo con i palmi delle mani ben radicati al tappetino., le spalle vanno rilassate e la colonna vertebrale deve essere allineata con le vertebre cervicali. Espirando si portano le ginocchia al petto e lentamente si sollevano i fianchi sostenendoli con le mani. Si solleva anche il busto e la schiena verrà mantenuta in asse dalle mani, si spingono le gambe in alto cominciando con lo spingere i talloni verso il soffitto, raggiunto l’ equilibrio si estenderà la punta dei piedi. E’ importante contrarre i glutei per spingere all’interno le vertebre lombari e il coccige, sostenere la schiena con i palmi delle mani facendo pressione per raddrizzare la colonna e mantenere i gomiti il più vicino possibile, l’apertura dei gomiti non deve superare l’ ampiezza delle spalle. Per questo ci si può aiutare con una cinghia.


Per chi è in difficoltà e non è seguito da un insegnante, può essere utile una sedia, sollevando la colonna e il busto lentamente si afferreranno i piedi della sedia con le mani per sostenersi. E’ importante non collassare sulle vertebre cervicali, ma sostenere il peso dell’ intero corpo sulle spalle che saranno ben distanziate dal collo. Questa posizione può provocare senso di soffocamento, inizialmente, si consiglia di utilizzare un’ altra coperta ripiegata da porre poco sotto la precedente così da appoggiare il collo sulla parte più bassa. I muscoli delle spalle e delle braccia vengono coinvolti in modo importante, I bicipiti e i brachiali delle braccia piegano i gomiti per premere le mani sulla schiena, sostenendola e permettendo al peso del corpo di non gravare sul collo. I deltoidi posteriori allontanano le spalle dal tronco, le scapole sialamba significa sostegno, Sarvanga indica il corpo intero. In questa asana tutto il corpo trae beneficio e vantaggi , da questo ne deriva il nome. Questa posizione può risultare non facile per il neofita per questo vi sono delle posizioni propedeutiche. Inizialmente è indicato stendersi sopra una coperta ripiegata per almeno 4 volte, per creare uno spessore importante a contatto con la colonna vertebrale e il collo. Le braccia sono stese lungo il corpo con i palmi delle mani ben radicati al tappetino., le spalle vanno rilassate e la colonna vertebrale deve essere allineata con le vertebre cervicali. Espirando si portano le ginocchia al petto e lentamente si sollevano i fianchi sostenendoli con le mani. Si solleva anche il busto e la schiena verrà mantenuta in asse dalle mani, si spingono le gambe in alto cominciando con lo spingere i talloni verso il soffitto, raggiunto l’ equilibrio si estenderà la punta dei piedi. E’ importante contrarre i glutei per spingere all’interno le vertebre lombari e il coccige allontanano dal collo grazie al lavoro del trapezio basso. Il quadrato dei grandi lombi lavora con lo psoas per sostenere la schiena.


Sarvangasana è una delle posizioni più efficaci e benefiche per il nostro corpo. Viene infatti considerata la madre delle asana, poichè promuove le potenzialità femminili, come la pazienza e la stabilità emotiva. Come una madre si occupa amorevolmente del benessere dei propri figli, la posizione di sarvangasana si occupa dell’intero corpo. Viene anche definita “Trailokya Cintamani” la gemma dei tre mondi. Essa agisce sulla circolazione sanguigna, poichè capovolgendosi il sangue venoso ritorna al cuore per essere purificato senza compiere alcuno sforzo grazie alla forza di gravità. Il sangue circola nella parte toracica portando beneficio a chi soffre di asma, bronchite, disturbi alla gola e per chi è soggetto a palpitazioni. La chiusura del mento agisce sulla tiroide e sulle paratiroidi, facilitando così, mediante la circolazione sanguigna le funzionalità del cervello e del corpo. E’ un’ asana che rilassa la mente, distende le tensioni nervose ed emotive, migliora la qualità del sonno. I benefici si estendono alla digestione che ne risulta notevolmente migliorata, e per chi soffre di costipazione è sicuramente efficace. Guarisce le emorroidi, le ulcere intestinali, la colite, cura i disturbi dell’apparata urinario, l’ utero retroverso e i problemi collegati al ciclo mestruale. Sarvangasana è consigliata dopo periodi di malattia, poichè dona forza e vigore.


In questa posizione, la pressione operata dal mento sullo sterno attiva Jalandhara Bandha, Vishudda, Ajna e Sahasrara Chakra vengono armoniosamente energizzati e stimolati. La concentrazione dello sguardo (dristhi) è sulla punta del naso.


Sri Pattabhi Jois ne illustra i benefici nel suo libro Yoga Mala.

“Se pratichiamo la scienza dello yoga, che è utile a tutta la comunità umana e che garantisce la felicità sia qui che nell'aldilà – se la pratichiamo nel modo corretto, otterremo allora la felicità fisica, mentale e spirituale, e la nostra mente potrà confluire nel Sé.“


Fotografia Bellur Krishnamukari Sundara Iyengar

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