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Via dello Yoga numero zero

Quando si intraprende una strada di qualsiasi natura essa sia, la parte più difficile è mantenere la costanza e la determinazione. La mia via è lo yoga, con tutte le sue molteplici sfaccettature che ancora non conosco. Lo yoga è una moltitudine di aspetti non solo gli asana, che sono solo una fetta, un ramo, ma tutto ciò che riguarda l’introspezione, il discernimento, la concentrazione e la meditazione. I principi descritti da Patanjali e la mente che va educata. Lo yoga inteso come modalità di approccio alla vita, lo yoga come percorso intrapreso anni fa e in cui mi ritrovo spesso in discussione e in cui cresco interiormente osservando aspetti di me stessa in continuo cambiamento. Spesso viene frainteso il fatto che chi pratica yoga è poco connesso alla parte pratica e pragmatica della vita quotidiana, spesso gli stereotipi vanno ad influenzare chi vorrebbe provare ad intraprendere questo cammino. Chi aderisce alla strada dello yoga è un essere che vive, sperimenta, sbaglia, agisce, soffre e prova ogni giorno a mettere in pratica ciò che apprende sul tappetino. Ognuno di noi coglie la parte dello yoga di cui ne sente più il bisogno per poi svilupparla. Ma la cosa più difficile è mantenere salda la via, la strada è ricca di ostacoli, creati dalla nostra mente, dalle nostre credenze e abitudini. La scusa più gettonata è: non ho tempo. Non ho tempo per crescere? Non ho tempo da dedicare a me stesso? O forse non ho tempo per impegnarmi a scoprire chi sono? La strada è fatta di sassi, massi e rami in cui inciampiamo, è impervia. Allora come fare per non perdersi? Mantenere una certa determinazione è importante, non significa procedere meccanicamente ma mantenere la costanza nella pratica, che non è solo una sequenza di hatha yoga è ben di più...praticare ogni giorno per concentrare la mente, e fare ciò che si sta facendo con consapevolezza, lavare i piatti, scrivere un sms, andare a fare la spesa, bere un caffè. Dissolvere il velo dell’illusione che permea tutte le cose non è facile, a volte tutto ci appare limpido e lineare, altre volte ci sentiamo avvolti e schiacciati dalla vita stessa che conduciamo. La chiarezza spirituale e mentale aiutano ad affrontare con maggiore distacco i problemi e gli ostacoli che si presentano davanti a noi. Ma come fare?? Iniziando da un asana, iniziando a portare l’attenzione all’ interno, mediante il respiro e ad ascoltare cosa ci dice il nostro intuito. Cominciando a pensare che siamo noi stessi gli artefici del nostro destino e che non esiste una vita senza dolore e problemi, ma che questi possono essere occasione di crescita e di maturazione. Un grande Maestro Patthabi Jois diceva :"Pratica e tutto verrà...” Pratica un asana, pratica il sorriso, pratica la compassione, pratica la vita.... Alla fine dei conti c’è solo da praticare, ogni giorno, ogni minuto, ogni istante che è poi ciò che siamo ora. Praticare ora.

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